Descrizione
La mappa, edita nel 1906, mette in evidenza la nuova cinta daziaria, sviluppatasi per 12 chilometri lungo il perimetro di Torino tra il 1853 e il 1858. Venne realizzata per motivi fiscali: lo Statuto albertino del 1848 aveva concesso ai Comuni il diritto di riscuotere dazi locali, il cui pagamento avveniva in corrispondenza delle barriere d’ingresso alla città. Accanto a essa correvano stradine che poi diventeranno i grandi corsi della Torino contemporanea: Bramante, Lepanto, Ferrucci, Tassoni, Svizzera, Mortara, Vigevano, Novara e Tortona. La mappa è stampata su su carta avoriata 44x48 cm.
