Descrizione
Il sedicesimo numero di Rivista Savej ci porta alla scoperta della forte vocazione sociale del Piemonte. Un impegno mai venuto meno, rappresentato qui dall’azienda Olivetti, creatrice di un modello aziendale etico che riconosce ai dipendenti e alle loro famiglie il diritto ai servizi sociali, all’assistenza sanitaria e all’istruzione, anticipando il welfare state.
In questo quadro si inserisce anche il lavoro del gruppo Abele di don Luigi Ciotti, nato per coinvolgere l’intera società nella lotta alle cause del disagio sociale. Da quest’esperienza è maturata poi l’idea dell’associazione Libera, riconoscendo nella nuova mafia un motore criminale decisivo.
Nel nostro territorio, anche i religiosi e i santi hanno sempre avuto una dedizione verso l’ambito sociale, basti pensare a don Bosco, Cafasso, Cottolengo e Allamano. A questo gruppo di santi, caratterizzato da una religiosità del fare e del dare, appartiene anche Pier Giorgio Frassati. Figlio dell’alta borghesia torinese, egli vive la propria inclinazione verso la giustizia e la carità; la sua fede si è basata sull’azione quotidiana, che comprende anche la condanna del fascismo.
Accanto a queste storie di impegno etico e sociale, il numero si apre anche ad altri aspetti del nostro territorio e della sua cultura: una Fiat inedita, che ha prodotto non solo automobili ma anche navi, aerei, treni ed elettrodomestici; il Museo Egizio che ci spalanca davanti un mondo di oasi rigogliose e piante rare grazie alla realizzazione di un giardino funerario e di un orto sui tetti dell’edificio; le opere di Carlo Mattei, artista autodidatta capace di spaziare da temi sociali o politici a soggetti paesaggistici.
E tra le pagine di questo numero, oltre alle consuete rubriche di lingua piemontese e i consigli di lettura, c’è anche molto altro:
- L’enigmatica scomparsa di Narbona
- La narrativa di Gina Lagorio e di Maria Tarditi
- Il tetto racchiuso, esempio peculiare di architettura alpina
- Le cantine storiche di Canelli
- Il sapere erboristico nei monasteri
- La storia del castello di Govone
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