Descrizione
"Per me, ogni lavoro che incammino è come un primo amore" diceva Tino Faussone, il protagonista de La chiave a stella di Primo Levi, in un italiano un po' sgangherato, costruito come forme e locuzioni sul piemontese, esprimendo tutta la soddisfazione che deriva dal dedicare la vita ad un lavoro che si ama. Tino Faussone si fa portavoce dell'amore di Levi per il Piemonte e per il suo dialetto, un Levi che è lui stesso simbolo di una piemontesità che, come avrà lui stesso modo di dire, è "un mito...almeno per due terzi".
Il secondo numero di Rivista Savej rende appunto omaggio alla figura di Levi, chimico, scrittore e non ultimo piemontese attraverso alcuni articoli che analizzano la ricchezza espressiva de La chiave a stella.
Primo Levi, ma non solo. Illustrazioni e approfondimenti arricchiscono questo secondo numero dedicato a:
- luoghi insoliti del Piemonte come il Villaggio Leumann e il Cimitero Monumentale di Torino;
- lo sguardo visionario di Maria Adriana Prolo e Luigi Menabrea;
- l'animo inquieto di Matteo Olivero e le collezioni di Marco Datrino, due vite per l'arte;
- la fantasia di Guido Martina, sceneggiatore di Topolino e l'allegra brigata dell'Associazione Geronimo Carbonò;
- ALI, ATMP e ALEPO, un viaggio attraverso gli Atlanti linguistici del Piemonte;
...e molto altro ancora.
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Autore: AA. VV.
Numero di pagine: 96
Anno di pubblicazione: 2018